Benessere Fisico

L’allenamento della forza nei bambini

Di recente ho letto un articolo del nostro Trainer Lorenzo Mosca che mi ha particolarmente incuriosita: riguarda l’allenamento della forza nei bambini.

Lorenzo, davvero allenare la forza in età infantile è salutare? Pare proprio di sì, per le ragioni seguenti.

In primo luogo, i vantaggi nell’età della crescita: questa è l’età in cui si comprendono e fissano in maniera corretta il maggior numero di abilità motorie, quindi possedere un buon livello di forza è molto utile.

Inoltre, un allenamento della forza contribuisce a proteggere dagli infortuni. La muscolatura forte concede maggiore stabilità, con particolare riferimento alle inserzioni articolari, e il sistema osseo è portato a una maggiore resistenza alla tensione.

Infine, va ricordato quanto vale comunque per altre attività motorie: lo sport rimane un presupposto fondamentale per lo sviluppo armonico dell’organismo e per la formazione di un sano stile di vita e di un livello di salute ottimale.

Non tutti i fitness club e gli istruttori sono però adatti all’allenamento della forza nei bambini. In particolare, va considerato quanto segue.

La sicurezza dell’area di lavoro è fondamentale: ogni gioco, attività, esercizio o gara, deve essere pensato e sviluppato a misura di bambino.

Gli allenatori devono dimostrare una profonda conoscenza degli aspetti teorico-scientifici e anche riuscire a metterli in pratica confrontandosi con bambini piccoli, riuscendo a creare empatia e fiducia.

Infine, da un punto di vista tecnico, ogni fascia d’età ha bisogno di allenamenti differenziati. Nella fase prescolare (3-6 anni) occorre far capire il piacere del movimento, in un’atmosfera fiabesca che stimoli la creatività. Nella prima età scolare (7-12 anni) va messo in primo piano il gioco come mezzo di apprendimento e si devono indirizzare i bambini verso attività poliedriche. Nella seconda età scolare (13-15 anni), sfruttando il periodo di massima capacità di apprendimento, occorre focalizzarsi sulla perfetta tecnica di esecuzione e quindi il gioco lascia spazio ad attività più competitive.