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Benefici dei viaggi – perché viaggiare fa bene alla salute mentale

benefici dei viaggi

Tutti meritiamo un po’ di tempo lontano dalla frenesia della vita per ritrovare l’equilibrio tra mente e corpo: mettersi in viaggio, prendere il volo o solcare i mari verso destinazioni conosciute e sconosciute è la cosa migliore da fare in questi casi. I benefici dei viaggi, infatti, vanno ben oltre la semplice vacanza. 

Viaggiare non solo può arricchire la nostra vita in modo duraturo, ma influenza positivamente la nostra salute mentale e fisica, ed è un’opportunità per crescere, scoprire, e connetterci con il mondo e con noi stessi.

Perché viaggiare rende felici?

La nostra vita quotidiana tende a ripetersi giorno dopo giorno cadendo in una routine senza fine.

Se ciò, da un lato, può semplificarci la vita e darci modo di non perdere tempo a pianificare di nuovo tutto da capo, dall’altro fossilizza il nostro corpo e la nostra mente.

Siamo immobilizzati in un circolo vizioso che molto spesso ci priva di crescere sia personalmente che professionalmente.

Per questo motivo il nostro umore a volte potrebbe essere altalenante e sentiamo di soffocare sotto una pressione creata da noi stessi e da dove spesso è molto difficile uscire.

Viaggiare ci aiuta a uscire da tale condizione: può essere un benefico antistress che allenta la nostra rabbia, depressione e frustrazione. 

Inoltre, costituisce un momento in cui prendiamo più consapevolezza di noi stessi al fine di tornare a casa con una nuova energia.

Cosa dicono gli studi

Secondo i neuroscienziati, quando viaggiamo riconfiguriamo il nostro cervello. Questo accade perché viaggiare ci permette di incontrare nuove persone e, di conseguenza, di aprire la mente a nuove culture e prospettive di pensiero.

Le nuove esperienze sono la chiave per costruire nuove connessioni neurali, danno la possibilità di aumentare la flessibilità cognitiva e mantenere la mente sveglia.

Alcuni studi condotti dal Journal of Personality and Social Psychology hanno dimostrato che esiste una connessione tra il viaggio, l’aumento della creatività e un senso più profondo di consapevolezza culturale e crescita personale: coloro che viaggiano tendono ad essere più aperti alle nuove idee, creativi ed emotivamente stabili.

Inoltre, la “Happiness 360 Conference” in collaborazione con il “UN’s World Tourism Organization”, ha stabilito che le persone più felici del pianeta sono quelle che viaggiano di più.

Si tratta di una formula molto semplice: più sei felice, più sei in salute. E più sei in salute, più riesci ad essere produttivo e a vedere le cose sotto una luce totalmente diversa.

Ecco perché viaggiare rende felici.

Ma quali sono i benefici dei viaggi?

Ognuno di noi ha una storia diversa che si livella sulle varie esperienze che vive e che ha vissuto, per questo abbiamo necessità e bisogni differenti. 

Ma ciò non significa che non possiamo giovare dei numerosi benefici relativi ai viaggi, in quanto hanno ripercussioni positive sul nostro benessere psicofisico generale.

Diamo quindi uno sguardo più profondo ai benefici che si possono trarre dal viaggiare.

1. Migliora le relazioni e costruisce connessioni

Un fattore che ci stimola e ci condiziona in modo positivo è quello di costruire relazioni umane.

È importante per noi avere una grande connessione con gli altri, che essi facciano parte della famiglia, degli amici o della comunità in generale.

Uno dei migliori modi di incrementare queste relazioni è viaggiando e facendo nuove esperienze insieme. Questo darà l’opportunità di creare ricordi meravigliosi che stabiliranno un livello di connessione molto intenso con le persone con cui stai condividendo il viaggio.

Inoltre, viaggiare ci dà la possibilità di incontrare nuove persone e di formare quindi nuove connessioni che stimolano il tuo benessere generale.

2. Apre la mente alla diversità e amplia le nostre prospettive

Conoscere nuove persone, confrontarsi con loro, con nuovi luoghi, modi di vita, tradizioni, usi e costumi diversi da quelli abituali, ci dà modo di imparare a vedere le cose in maniera differente, a uscire dal nostro guscio e guardare oltre il nostro cosiddetto “orticello”.

Il solo sapere che esiste qualcosa che è molto distante da noi e dalla nostra visione di vita amplia i nostri orizzonti mentali e psicologici, anche se non necessariamente dobbiamo condividerlo.

L’importante è rispettare l’inconsueto, il non familiare, sapere che c’è.

Viaggiare fa bene perché fa crollare gli stereotipi: quando si entra in contatto con un qualcosa di diverso si superano chiusure mentali e pregiudizi, arricchendosi e imparando ad essere più empatici, compassionevoli e comprensivi.

3. Aumenta la fiducia in sé stessi e fa superare le nostre paure

Viaggiare è una terapia molto potente perché fa un lavoro di introspezione molto intenso che aiuta a ritrovare se stessi.

Andare in un posto che entusiasma e intimidisce allo stesso tempo è un ottimo modo per rafforzarsi mentalmente e a livello emozionale.

Doversi confrontare con persone e contesti situazionali diversi migliora la percezione che si ha di sé, aiutando a conoscersi meglio per poter superare con più serenità le difficoltà e affrontare cambiamenti di ogni tipo senza avere paura e, anzi, sottolineando i nostri punti di forza.

4. Riduce lo stress

Prendersi una pausa dai ritmi frenetici a cui siamo abituati quotidianamente allenta immediatamente la pressione causata dalle fatiche di tutti i giorni.

Quando viaggiamo, viviamo con entusiasmo il presente senza pensare a quello che dobbiamo fare, agli impegni futuri e ad eventuali problematiche che potrebbero sorgere una volta tornati a casa.

Tendiamo a vivere appieno il momento perché siamo consapevoli di quanto quella esperienza sia unica e non sappiamo quando e se capiterà di nuovo.

Questo riduce di moltissimo il livello di cortisolo presente nel nostro organismo: l’ormone dello stress torna a livelli normali così che possiamo godere di maggiore benessere.

Quando torniamo a casa disponiamo di una grande positività ed energia che abbiamo accumulato durante i giorni di vacanza e siamo pronti per affrontare la vita quotidiana con una carica in più.

5. Mantiene in forma

Viaggiare significa anche avere la possibilità di pianificare in toto il tuo viaggio, dai posti da visitare ai posti in cui mangiare, e soprattutto come spostarsi.

Di solito quando si visita una nuova città si ha il piacere di camminare per non perdersi niente e scoprire tutto quello che c’è da scoprire, e questa è un’ottima occasione per essere attivi.

6. Migliora il sistema immunitario

Quando siamo a casa, il nostro corpo è abituato allo stesso ambiente che porta con sé gli stessi germi e batteri.

Quando partiamo e scopriamo altri ambienti, siamo a contatto con nuovi organismi, molti dei quali non esistono nel nostro spazio abituale. Tutti questi nuovi germi vengono registrati così che il nostro sistema immunitario possa combatterli.

Il viaggio, dunque, ci espone a diversi ambienti che creano altri anticorpi i quali potenziano il nostro sistema immunitario, lo rendono più ricco e in grado di eliminare molti più germi e batteri di quanto non potesse già fare prima.

7. Sviluppa le capacità cognitive e rende creativi

Immergersi in nuove culture aumenta l’abilità della nostra mente di muoverci tra idee diverse, pensare fuori dagli schemi e più profondamente.

Fare esperienze a noi sconosciute incrementa la nostra flessibilità cognitiva e la profondità e integrità dei nostri pensieri.

Inoltre, dover organizzare, prenotare o pianificare l’itinerario fa sviluppare il pensiero laterale, ossia quello che aiuta a trovare soluzioni alternative ai problemi e che allena all’organizzazione, e questo è indice di creatività e di un miglior controllo sugli eventi della nostra vita quotidiana.

8. Riduce possibilità di depressione

È stato condotto uno studio, il Korean Longitudinal Study of Ageing, per esaminare la relazione bidirezionale tra la depressione e il viaggiare.

Sono stati analizzati ben 8524 soggetti attraverso la scala di depressione usata dal centro degli studi epidemiologici che presenta 10 punti e dove un punteggio da 4 in su è indice di depressione.

I partecipanti che non viaggiavano da un anno avevano il 71% di rischio in più di soffrire di depressione lungo l’anno seguente rispetto a coloro che avevano viaggiato.

Inoltre, i partecipanti con depressione avevano più del doppio del rischio incrementato di non viaggiare rispetto a coloro che non soffrivano di depressione.

Lo studio ha così dimostrato un aumento del rischio di sviluppare tale condizione nei soggetti che non viaggiano, e l’esistenza di una relazione reciproca tra la depressione e il viaggiare.

9. Migliora il sistema cardiovascolare

Come già anticipato, quando viaggiamo, siamo molto più attivi e meno sedentari, complice il nostro entusiasmo che ci porta a voler setacciare da cima a fondo il posto che abbiamo scelto di visitare.

Questo risulta essere molto positivo per il nostro cuore che è meno sottoposto a malattie cardiache di circa il 20-30% grazie alla limitazione dello stress e al recupero del benessere psicologico.

Inoltre, tutti gli studi degli ultimi anni hanno sottolineato che camminare anche solo 30 minuti al giorno abbassa del 30-40% i rischi di infarti e ictus.

Viaggiare è importante anche per i bambini

Il presidente della società italiana di psichiatria, Enrico Zanalda, ha asserito che viaggiare è così utile che dovremmo iniziare a farlo fin da piccoli.

Viaggiare è un buon modo per dare ai bambini la possibilità di sperimentare nuove avventure che gli permetteranno di iniziare a vedere le cose sotto altre prospettive per crescere con una mente molto più aperta. 

Quando i bambini viaggiano hanno l’opportunità di vedere tanti ambienti e culture diversi e di imparare la storia di queste aree a loro sconosciute. Questo avrà un impatto molto forte sulla loro educazione.

I bambini saranno meravigliati dalle cose che scopriranno e vedranno, e capiranno anche che cosa gli piace, in quali posti preferiscono andare, quali cibi amano.

Questo tipo di autoscoperta è essenziale per il loro sviluppo, poiché gli darà sicurezza su loro stessi e sulle persone che vogliono diventare.

Inoltre, ciò avrà effetti anche sui loro ricordi.

I ricordi che i bambini collezionano durante i viaggi rimangono con loro per tutta la vita e saranno rievocati con molto affetto una volta cresciuti.

Depressione post-viaggio

L’unica pecca di viaggiare è il ritorno a casa.

È difficile tornare alle solite e vecchie abitudini dopo aver vissuto esperienze uniche in posti bellissimi che hanno cambiato il modo di vedere il mondo e le cose, e che hanno permesso una crescita interiore molto forte.

Questo potrebbe causare uno stress emotivo non indifferente, sfociando nella perdita di concentrazione, ansia, mancanza di motivazione e spossatezza.

Cercare di reagire a queste condizioni non è facile, ma possiamo farlo a piccoli passi: 

  • Preservare tutti i bei ricordi del viaggio e riviverli nella mente
  • Iniziare a pianificare un altro viaggio
  • Raccontare ad amici, familiari e colleghi le storie vissute
  • Continuare a cercare modi per crescere

Alla fine questi sentimenti negativi andranno via con il tempo, l’importante è non lasciare che prevalgano sulle cose belle che abbiamo vissuto. 

Conclusioni

In sostanza, viaggiare ha un grande potere curativo sul nostro corpo e sulla nostra mente, migliora la salute mentale e ci regala attimi di felicità che non dimenticheremo.

Anche il ritorno a casa, per quanto traumatico possa essere, ha la capacità di rafforzare i nostri pensieri e il nostro spirito nell’affrontare ogni tipo di situazione, anche se potrebbe volerci un po’ più di tempo.

Noi possiamo fornire un piccolo aiuto che possa velocizzare questo processo e fare in modo che si possa godere del presente con consapevolezza e senza rimuginarci su in maniera stressante e poco produttiva.

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